tDCS, in associazione alle terapie logopediche, aiuta il recupero nei pazienti colpiti da ictus e la gestione dei sintomi nei pazienti affetti da Alzheimer e Parkinson
Healthy Brain Institute è un centro che offre un percorso terapeutico, scientifico e multidisciplinare per la cura di patologie neurologiche che coinvolgono il cervello, come ictus, Alzheimer, Parkinson, depressione. Il processo terapeutico presso Healthy Brain Institute inizia con una valutazione del paziente da parte del neurologo di riferimento, nel caso della sede di Roma, il professor Giacomo Koch, che decide i vari tipi di interventi adatti al paziente in questione: Stimolazione Magnetica Transcranica o Stimolazione a Corrente Continua, terapia logopedica, terapia fisioterapica etc.
Seduta di logopedia combinata a tDCS; la paziente ha avuto un ictus emorragico con conseguente disturbo del linguaggio (afasia). In questa foto, dove a sinistra si vede la logopedista Chiara Picciuca e a destra il tecnico di neurofisiopatologia Alessia D’Acunto, la paziente sta svolgendo dei compiti di produzione orale del linguaggio e contemporaneamente si sta sottoponendo a stimolazione cerebrale non invasiva.
Chiara Picciuca, dottoressa logopedista, è una delle figure che compongono il team del centro e che interviene principalmente nei casi di pazienti neurologici adulti, traumatizzati cranici o con esiti di ictus emorragici o ischemici, che manifestano disturbi del linguaggio e/o disturbi cognitivi non verbali.
La particolarità dell’approccio logopedico della dottoressa Picciuca, presso Healthy Brain Institute, consiste nell’utilizzo della Stimolazione a Corrente Continua (detta anche tDCS), un piccolo macchinario portatile, facilmente utilizzabile durante la terapia logopedica – grazie a un elettrodo appoggiato sul cranio – che aiuta a stimolare aree ben definite del cervello, in particolare il linguaggio.
L’esperienza maturata dalla logopedista Picciuca dimostra che l’utilizzo della Stimolazione, in associazione alla terapia logopedica, nei casi di patologie con danno focale, come l’ictus, determina recuperi più rapidi in termini di tempo, soprattutto nei danni definiti, come l’afasia conseguente a un ictus.
Nel caso delle patologie neurodegenerative, come Alzheimer o Parkinson, il quadro terapeutico è differente, perché l’obiettivo del trattamento è provare a mantenere ciò che viene meno in termini di funzionalità e capacità cognitive, verbali, motorie.
Attualmente la dottoressa Chiara Picciuca e il professor Giacomo Koch sono impegnati in uno studio che coinvolge pazienti affetti da malattie neurodegenerative con particolari disturbi riguardo all’afasia primaria progressiva, variante della demenza frontotemporale, per valutare gli effetti della logopedia in associazione a un protocollo di stimolazione ancora da definire. Si preannuncia come un percorso innovativo che ha buone possibilità di sviluppo.