Quando si tratta di malattie neurodegenerative, è difficile cogliere velocemente i campanelli d’allarme. A differenza dell’ictus, che irrompe in maniera netta e subitanea nella vita di una persona, nelle patologie neurologiche come Alzheimer e Parkinson, i sintomi cognitivi e/o motori emergono più lentamente e si manifestano in forme più subdole come ad esempio in piccole dimenticanze, nell’incapacità di ricordare un percorso fatto spesso o di aver lasciato i fornelli accessi, nell’anomia di un vocabolo specifico, nella deambulazione meno stabile, nel tremore.
Dato che l’individuazione precoce dei sintomi e l’impostazione precoce della terapia è fondamentale per una migliore efficacia del trattamento stesso, è importante fare molta informazione, corretta e puntuale. “Trattandosi inizialmente di sintomi lievi”, spiega la dottoressa D’Acunto, “è bene che ci sia un’adeguata informazione riguardo alle patologie neurodegenerative, affinché le persone sappiano come riconoscere i prodromi, segni e sintomi iniziali della malattia, come fare prevenzione e che tipo di aiuto cercare al manifestarsi della sintomatologia”.
