Sindrome dell’X Fragile, l’elettrostimolazione nei giovani adulti

In un progetto di ricerca, finanziato dall’Associazione Italiana X Fragile, si sono riscontrati dei benefici significativi nell’uso della tDCS

L’elettrostimolazione è trattamento terapeutico innovativo che sortisce benefici scientificamente dimostrati non solo in pazienti anziani o in pazienti affetti da ictus, Alzheimer, Parkinson e depressione. Chiara Picciuca, logopedista di Healthy Brain Institute, è stata tra i responsabili di un progetto dell’esito molto positivo, finanziato dall’Associazione Italiana X Fragile, che ha coinvolto giovani pazienti adulti affetti dalla sindrome dell’X Fragile, una patologia che determina, fra le altre cose, difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura.

Sindrome dell’X Fragile

Proprio in questi ambiti, l’utilizzo dell’elettrostimolazione ha dato buoni risultati, con miglioramenti significativi, su pazienti provenienti da tutta Italia, trasferiti a Roma per un mese e mezzo di trattamento presso il centro di Healthy Brain Institute. A conclusione della terapia, non è stato evidenziato alcun peggioramento, anzi, i giovani adulti coinvolti nel progetto ora accedono al canale linguistico più facilmente e dimostrano una maggiore autonomia grazie al miglioramento della lettura e della scrittura.

Un esempio? La capacità di prendere da soli la metropolitana di Roma, capendo come orientarsi, leggendo correttamente le informazioni, reagendo alle sovra-stimolazioni tipiche di un ambiente caotico, o di fare la spesa in autonomia, seguendo le indicazioni fornite dai genitori.

Per saperne di più sul progetto di ricerca, visita il sito web dell’Associazione X Fragile

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