Nei casi di Parkinson e di ictus, la combinazione di TMS o tDCS con strategie riabilitative più dinamiche ha dato buoni risultati nella gestione dell’equilibrio e della camminata
La collaborazione del dottor Marco Tramontano, fisioterapista e osteopata, con il professor Giacomo Koch presso il centro Healthy Brain Institute nasce dall’esigenza di proporre strategie più mirate nei confronti di un particolare segmento di pazienti neurologici, ovvero coloro che necessitano di strategie riabilitative più dinamiche, in associazione all’utilizzo della TMS (Stimolazione Magnetica Transcranica) e/o della tDCS (Stimolazione a Corrente Continua).
Nella foto sopra una seduta di stimolazione magnetica transcranica (TMS) eseguita dalla dottoressa Alessia D’Acunto, in maniera mirata su un’area cerebrale chiamata precuneo, che ha un ruolo chiave su pazienti con disturbi di memoria principalmente affetti da malattia di Alzheimer. Il percorso del paziente, in questo caso specifico, prevede una fase intensiva di due settimane (10 sedute totali) seguita da una fase di mantenimento che prevede invece una seduta settimanale, per la durata complessiva di almeno 6 mesi.
La collaborazione fra il professor Koch e il dottor Tramontano, che operano presso Healthy Brain Institute, è nata dalla pratica clinica e da una serie di sperimentazioni focalizzate su training più dinamici per l’equilibrio. Allenando le informazioni vestibolari, si sono prodotte nei pazienti neurologici, affetti da diverse patologie, dei risultati clinici piuttosto incoraggianti: l’idea alla base dello studio è stata l’associazione di questo nuovo approccio sull’equilibrio alle stimolazioni cerebrali non invasive.
Nei pazienti parkinsoniani, con training articolati su un intervallo temporale di due settimane, si sono riscontrati risultati sullo schema del passo migliori di quelli ottenuti con due mesi di training convenzionale. “Questo perché la fase cosiddetta del ‘doppio appoggio’, la più breve e la più difficile da modificare nei pazienti con malattia di Parkinson, risulta fortemente dipendente dalle informazioni provenienti dai vestiboli. L’allenamento di questi ultimi, quindi, determina nel tempo un effetto di maggiore stabilità nel cammino”, spiega il dottor Tramontano. In uno studio successivo, si è provato l’effetto neurofisiologico di questo training, utilizzando la Stimolazione Magnetica Transcranica: oltre ad essere stati confermati i risultati precedenti, si è notata una maggiore attivazione dei circuiti neuronali tra la corteccia motoria primaria (M1) e l’area motoria supplementare (SMA). Successivamente, è stato avviato uno studio anche su pazienti con esiti di ictus in fase sub-acuta, generalmente interessati da disturbi dell’equilibrio e alterazione del cammino. “Un gruppo di questi pazienti è stato sottoposto a training vestibolare, associato alla valutazione delle oscillazioni del tronco. Sessioni da venti minuti somministrate per tre volte a settimana, lungo quattro settimane, hanno mostrato che i soggetti coinvolti miglioravano nella velocità del cammino e nella lunghezza del ciclo del passo”, aggiunge Tramontano.
La peculiarità del servizio medico-scientifico offerto da Healthy Brain Institute consiste, quindi, nell’erogazione di prestazioni sanitarie basate su evidenze scientifiche.
I campi d’azione del dottor Tramontano presso il centro HBI sono:
- le terapie* evidence based rivolte ai pazienti neurologici, ovvero la stimolazione non invasiva in accompagnamento alla riabilitazione dinamica dell’equilibrio, con allenamento vestibolare
- le sedute di osteopatia erogate singolarmente o in combinata con TMSs, dove il trattamento osteopatico è in grado di modulare la plasticità corticale nei soggetti sottoposti a trattamento manipolativo-osteopatico
- la riabilitazione vestibolare o dell’equilibrio, non combinata con TMS, nei soggetti con esiti di vertigine.
* pubblicazioni su malattia di Parkinson, sclerosi multipla, ictus, paralisi cerebrali infantili. Uno studio su pazienti traumatizzati gravi post comatosi è in fase di pubblicazione.