Terapia cognitiva
La Terapia di Stimolazione Cognitiva è un intervento indirizzato alle persone con demenza lieve o moderata.
È stato progettato seguendo le indicazioni delle ultime revisioni della letteratura scientifica, quindi è un trattamento basato sull’evidenza. Nonostante i notevoli progressi compiuti dalla scienza e dalla medicina nel settore delle demenze, le attuali terapie farmacologiche a disposizione offrono risultati solo parzialmente positivi. Diversi studi hanno dimostrato benefici maggiori a livello cognitivo quando il trattamento farmacologico viene associato ad un trattamento non-farmacologico (ad esempio Onder et al., 2005; Matsuda, 2007; 2010). Attualmente, la terapia non farmacologica maggiormente raccomandata dalla letteratura è la Terapia di Stimolazione Cognitiva (CST da Cognitive Stimulation Therapy; Spector et al., 2003).
Tale intervento non ha lo scopo di arrestare la malattia ma si prefigge di sollecitare a tutto raggio le potenzialità residue della persona per rallentarne il decadimento e ottenere una positiva ripercussione sul benessere quotidiano.
Le modalità operative del nuovo intervento si avvalgono di un mix di elementi tratti dall’essenza di tecniche già note come la ROT (Reorientation Therapy), la Reminescenza, la Validation Therapy, ma fa in modo che acquisiscano una nuova identità mettendo al centro la persona nella sua globalità. Non ci si pone più obiettivi irraggiungibili come riorientare a tutti i costi la persona.
Gli effetti clinici si ottengono con cicli di terapia relativamente brevi, della durata di alcune settimane.
La terapia cognitiva viene applicata da sola o anche in associazione alle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva e alle terapie farmacologiche. Si propongono interventi personalizzati alle esigenze del paziente attraverso la collaborazione di diversi professionisti dell’equipe.
Obiettivi dei percorsi di Terapia di Stimolazione Cognitiva
- Contenere i disturbi comportamentali
- Raggiungere il miglior livello funzionale possibile
- Ridurre lo stress assistenziale
- Rallentare il decadimento cognitivo
- Ritardare l’istituzionalizzazione
- Contrastare la tendenza all’isolamento nel contesto familiare e sociale